sabato 25 gennaio 2014

A.A.A. Vendesi casa in sottocosto

Una settimana di ferie è passata, ed è stata molto proficua, almeno in parte. Aspettavo queste ferie per fare un po' di pulizie arretrate, specie sui muri. In pochi giorni abbiamo tolto un bel po' di muffa (chi non ne ha alzi la mano), era la cosa che mi premeva di più. E' un inverno particolarmente umido quello di quest'anno, e arieggiare a quanto sembra non basta. Due mani di liquido specifico e una mano di pittura, speriamo, ci terranno lontani da questo male.
Ci sono rimasto male, e parecchio invece, quando è stata l'ennesima volta che abbiamo firmato con l'agenzia per la vendita della casa. Abbiamo dovuto nuovamente abbassare il prezzo del nostro appartamento, siamo ALTAMENTE sotto costo, stanno abbassando tutti, il mercato è strafermo a causa delle tantissime tasse che stanno mettendo su questo universo misterioso e la sensazione è che per riuscire a vendere il nostro miniappartamento ci si debba per forza calare le braghe.
Speriamo sia la volta buona.......

Libri....



Ieri e oggi.... ho fatto spese. Per me non c'è prezzo per un buon libro, pure per tre! Il primo è "Le memorie di guerra di papà" scritto da Antonio Budini ed. Beit, e narra della 1a guerra mondiale vista da un triestino (quindi austro-ungarico), il secondo libro invece, al contrario del primo, narra le vicende di guerra di un italiano, che dall'Argentina dove era emigrato allo scoppio della GG si fa volontario in Italia ma scopre la realtà nuda e cruda della morte, ed è "La guerra di Giovanni" di Edoardo Pittalis ed. Biblioteca dell'immagine. La storia della Grande Guerra mi ha da sempre affascinato sin da piccolo, e sarà la protagonista dei prossimi anni in questo Nordest per il centenario. Sempre di guerra si tratta, ma di ben altro tipo, nell terzo libro, di cui si sta facendo una pubblicità fittissima un po' ovunque, ed è "Braccialetti rossi" di Albert Espinosa, ed. Salani. Non amo prendere libri troppo pubblicizzati, ma questo mi ha subito attirato parecchio. Albert Espinosa racconta di come ha affrontato dieci anni di cancro, da quando ne aveva 14 ai 24 e dello sguardo altamente positivo con cui è riuscito ad affrontare il il male e le sue conseguenze. Ho già cominciato stasera a leggere i primi due capitoli e si rivela sin troppo interessante. Mi sa che sarà un mese di intensa cultura....

domenica 19 gennaio 2014

Domenico Zipoli

Non mi ero mai visto metter le mani sull'organo, finora possiedo solo una vecchia foto dell'ultimo matrimonio che ho suonato a Venezia. Certo, vedersi fa un certo effetto, specie quando le proprie dita stanno accarezzando un vecchio e sicuramente primo grande amore.
Grazie a mia moglie per lo splendido video che mi ha fatto con il telefonino.

lunedì 13 gennaio 2014

Mettete dei fiori sui vostri cannoni

Richiamando una vecchissima canzone che faceva più o meno "mettete dei fiori sui vostri cannoni"... dai, concedetemela un po', stamattina sono in vena di post semiserio.
Giracchiando per vetrine con mia moglie, guardiamo perchè soldi per comprare no ghe n'è, abbiamo notato una moda che vca molto negli ultimi mesi, ovvero quella dei teschi. Ci sono teschi praticamente ovunque, sulle magliette, sulle calze da donna, sui calzini da bambino, come orecchini, tatuaggi, sui quaderni di scuola, sui portapenne, come puntaspilli, fermacarte, teschi, teschi ovunque. Questa moda del macabro, non so voi, a me da fastidio. A scuola ci insegnavano che i videogiochi violenti, quel dello spara-spara, dei distruggi-tutto, servivano anche per rendere il concetto-morte più leggero, più sopportabile, quasi per allontanare quel momento inevitabile in qualsiasi maniera, rischiando di sottovalutarlo e sottovalutare così l'importanta e il valore e il concetto della vita umana.
Sarebbe bello, goliardisticamente parlando, un'idea, ovvero al concetto anti-morte fare qualcosa... pro-vita. Sarebbe davvero forte creare degli adesivi, degli stickers con dei fiori, belli, colorati, e riempire tutte le immagini di teschi con questi adesivi. Comunicare che la morte sta sotto la vita, non sopra, è più importante la vita, viverla, colorarla con note positive, comunicare la bellezza e il dono che questa è. Sarà una stupidata, però.........

mercoledì 8 gennaio 2014

20 €

Un professore mostra un biglietto da 20 € e chieda ai suoi studenti: "Chi vuole questo biglietto? " Tutte le mani si alzano.
Allora comincia a sgualcire il biglietto e poi chiede di nuovo: "Lo volete ancora?" Le mani si alzano di nuovo.
Getta per terra il biglietto sgualcito, lo pesta con i piedi e chiede: "Lo volete sempre?" tutte le mani si rialzano.
Quindi dice: "Avete appena avuto una dimostrazione pratica! Importa poco ciò che faccio con questo biglietto, lo volete sempre, perché il suo valore non è cambiato. Vale sempre 20 €”.
Molte volte nella vostra vita, sarete sgualciti, rigettati dalle persone e dagli avvenimenti. Avrete l'impressione di non valere più niente, ma il vostro valore non sarà cambiato agli occhi delle persone che vi amano davvero. Anche nei giorni in cui sentiamo di valere meno di un centesimo il nostro vero valore è rimasto lo stesso.

martedì 7 gennaio 2014

Come una pianta in un terreno buono.

Ad anno già cominciato, questo è come se fosse il mio primo post. Un post "freddo", come la casa in questi giorni, con il camino letteralmente tappato da qualche giorno e che un angelo tutto nero -alias spazzazamino- ci ha fatto il primo dono (pagato s'intende profumatamente) del 2014 dello "sbocco" di 40 cm di porcherie varie. E' un anno già cominciato da un po', sembra ieri Natale e già sette giorni sono volati, nella nebbia di questa mattina, nella noia di lavorare la Domenica, nei mille pensieri, problemi e speranze, desideri e smanie che riempiono questi giorni. Come è finito l'anno vecchio così è iniziato, è solo un'idea mentale quella che ci facciamo ogni volta, passa un giorno e si vorrebbe vedere tutto con un occhio diverso quando poco è cambiato se non dentro di noi, nelle speranze e nei propositi. Perchè ogni volta dire che si butta via l'anno vecchio, che si spera in un anno migliore... così come se non si volesse apprezzare l'anno passato in tutti i suoi colori, le emozioni, le avventure passate? Come di ogni cosa io sono sempre il solito, colgo il frutto maturo ma cerco di vedere cos'ho sbagliato nella mela per farla diventare marcia.
Avrei un mare di desideri, di progetti e di speranze per questo prossimo futuro fatto di 365 giorni. Ho una paura a metterci le mie speranze su tutti questi disegni, molto più degli anni passati, anche perchè ogni anno mi ha sempre colorato la vita di emozioni spesso impreviste. Intanto, come già detto, un primo problema lo si è già risolto, quello del camino otturato da uno spazzacamino superfast (avevano detto che sarebbe venuto in settimana e già stamattina era sotto (o sopra) casa. Non ho chiesto nulla a Babbo Natale, a Natale, ma chiedo ai prossimi giorni che passino almeno veloci, almeno i primi 4 mesi, cosicchè il mio caporeparto se ne vada fuori dai marotes. Vorrei chiedere di vendere finalmente questa casa, tanto bella ma ormai tanto stretta per noi, per le nostre passioni, le nostre idee, i nostri hobby, sono due anni e mezzo che le proviamo tutte senza un minimo di risultato all'orizzonte, speriamo che sia la volta buona. Vorrei vedere all'orizzonte tanti desideri che si realizzano, senza dimenticare mai l'amore che porto per mia moglie, l'amore, la pazienza, la voglia di condividere che ogni secondo mi da sono qualcosa che mi danno un sostegno incredibile e insostituibile.
Non ho ancora parlato della serenità. Se ne augura tanto nei bigliettini, è una cosa che più se ne augura più si rischia di renderla una cosa futile, scontata o altro, ma non è così. La serenità è un sentimento, un bagaglio interiore che ti fa affrontare mille battaglie, mille giorni con positività, lucidità e chiarezza. Non avendone molta in questi ultimi periodi la vedo come la montagna più ardua da affrontare, e cerco di scalarla con speranza ma con determinazione. Per questo mi affido al Signore, cui vorrei dedicarGli quest'anno come fatto la mattina dedicandogli ogni mia giornata. Ecco, è l'anno in cui veramente gli porto nelle sue mani la mia serenità, pochissima, ma con tanta voglia di vederla crescere giorno dopo giorno, come una pianta in un terreno buono. Spero in quest'anno di imparare molto da tutti, soprattutto di imparare a mettermi in ascolto, a quasi quarant'anni si deve imparare anche ad ascoltare, non si finisce mai di imparare, anche da chi è più piccolo di te, soprattutto.
Ecco, non volevo snocciolare propositi e poi ci sono caduto anche quest'anno. I sogni son desideri che ci rendono ogni giorno più forti e più felici. Sognare non costa nulla, da giovani né tantomeno da vecchi. Questo sarà il mio proposito per quest'anno.