venerdì 26 dicembre 2014

Buon Natale

Natale 2014. L'immagine a sinistra c'entra, ma lo spiegherò dopo, anzi lo spiego subito. Non c'è Natale senza le canzoni di Natale, e come per il sottoscritto il mio Natale inizia a settembre per due motivi: il primo perchè comincio a prenotare ciò che mi serve al lavoro già a fine estate, il secondo perchè gli ultimi 3-4 mesi dell'anno si provano e riprovano solo canti natalizi con la Corale. Qui in casa si vive il Natale per quasi quattro mesi l'anno, pensiamo a questo giorno magnifico in ogni cosa, i regali, i concerti, il menù, e molto altro. Poi arriva questo giorno, arriva in una mattina dal sole sbiadito e timido come ieri, e il tempo passa velocissimo.

Due pensieri ho fatto soprattutto in questi giorni d'attesa. Un po' per prepararmi "dentro" a questo Natale. Primo, lo stesso pensiero fatto dal prete che ha celebrato ieri Messa: Maria e Giuseppe si trovano da soli, nella capanna o grotta che sia stata non c'era nessuno, ed era buio, freddo, poco da mangiare, solo quello portato per il viaggio, nessun amico, i genitori, qualcuno che aiuti Maria nel parto. Anche Giuseppe è solo, un uomo che si ritrova protagonista di un'avventura eccezzionale, forse suo malgrado, con una donna incinta di un bimbo non suo [ma per tutti], due sposi giovani. Quante volte ci siamo trovati in questa situazione, quante volte mi son sentito solo, al buio, al freddo.... forse anche oggi stesso, con la paura dell'oggi e l'incertezza del domani. Quante volte io, uomo, mi sono sentito solo, al fianco della mia sposa, siamo ancora all'inizio del nostro matrimonio ma certe responsabilità non sono già mancate. Gesù quando nasce invece non è solo, nasce con due genitori, e come noi ha mamma e papà come punti di riferimento, capanna di protezione contro il freddo che il mondo offre, luce per il suo cammino, e diventa Lui stesso Luce per tutti noi, la sua Parola la nostra forza, e la sua risurrezione la nostra speranza. E' un ciclo, quando sei a terra non resta che alzarsi e ripartire, quando è buio non resta che cercare una luce, e non lasciarla più, quando è freddo donare amore e non smettere di bruciare.
Secondo pensiero: Sono due le sofferenze più grandi per un essere umano, le patiscono entrambi la donna: una è la sofferenza del parto, sono sicuro che descrivere quello che prova una donna quando fa nascere il suo bambino sia un dolore veramente indescrivibile, come la gioia di averlo subito dopo nato. L'altra sofferenza è vedere il proprio figlio morire, è come se morisse una parte di sé stessa, una spada che trapassa l'anima. Entrambe le sofferenze le ha passate Maria, e anche per questo ci è di esempio e di conforto, è Mamma in tutto il suo significato più pieno, nelle gioie e nei dolori, esempio per le nostre spose e mamme, esempio per tutto il genere umano. Poi come fanno tante mamme, come si sente per tv oggi, ad uccidere la propria creatura, non lo so, mi fa molta tristezza.
Auguro, anche se oggi è tardi, un Natale con questi due esempi: il primo ci dà coraggio e speranza, due ingredienti forse scarsi in questo mondo al giorno d'oggi, il secondo quanto mai attuale, fatto di sofferenza ma anche di tanto Amore.

sabato 6 dicembre 2014

Presepe d'Intarsia a Villa Manin - Codroipo


 
Il disegno è composto da 116 pezzi ed è eseguito con la tecnica ad intarsia. La Tarsia o Intarsia è una tecnica molto antica, un tipo di decorazione che si realizza accostando minuti pezzi di legno o altri materiali di colori diversi ma, a differenza del più conosciuto intarsio, questa si realizza con un certo rilievo bordato superficiale.
Come per questa tecnica ogni singolo pezzo è essenziale per la realizzazione del lavoro, così ognuno di noi è essenziale per la realizzazione del disegno di Dio, di cui Cristo venuto sulla Terra è il collante, noi i singoli pezzi e il colore la profondità e la bellezza del suo messaggio.
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Potrete vedere questo mio lavoro assieme ad altri 99 presepi alla mostra in corso in Villa Manin a Passariano di Codroipo e a pagina 65 del catalogo della mostra.
Altri miei lavori nel mio sito personale: http://gliaffaridialdus.altervista.org/