sabato 15 marzo 2014

Concerti d'organo

Faccio un po' di pubblicità gratuita, perché uno degli organizzatori è il mio maestro d'organo. Si terranno nel periodo quaresimale anche quest'anno dei concerti d'organo organizzati dall'Accademia Organistica Udinese nelle chiese di Pasian di Prato e di Paderno (UD).
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Domenica 9 Marzo alle ore 17,00 a Pasian di Prato suonerà l'organista Manuel Tomadin.
Domenica 16 Marzo alle ore 17,00 a Paderno suonerà l'organista Diego Cannizzaro.
Domenica 23 Marzo alle ore 17,00 a Pasian di Prato suonerà l'organista Luca Scandali.
Domenica 30 Marzo alle ore 17,00 a Paderno suoneranno l'organista Ilario Gregoletto e la voce-organista Elena Modena.
Domenica 6 Aprile alle ore 17,00 a Pasian di Prato suonerà l'organista Manuel Tomadin.
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Tante le musiche e gli autori proposti, da Bach a G.B.Martini, da Scarlatti a Buxtehude a C.Ph.E.Bach, Mendelssohn, Purcell, Pachelbel, Mozart....

Ne sentiremo delle belle, divertimento assicurato!!

lunedì 10 marzo 2014

Una bicicletta alla "Aldus"

Ed eccomi qua, a presentare la nuova entrata in casa mia.
........una bicicletta?? Si, una bicicletta. Ero piccolo poco più di un tappo quando mi avevano attaccato alla ruota posteriore due belle rotelle per non farmi perdere l'equilibrio, e messo tanta bella crema sul culetto infiammato dal sellino della bicicletta dove passavo tanto tempo nei miei 20 metri quali saranno stati la via dove abitavo da piccino. Poi piano piano via una rotella, poi via l'altra, poi a tutto sprint per le vie di Mestre, quartiere Carpenedo, sempre con la mia bella bici bianca sgangherona.
Sono arrivato in Friuli, no, non con quella bicicletta, da anni me ne ero comprata un'altra appena ho avuto l'occasione del posto dove metterla, visto che l'amata Venezia, ovviamente, di garage scarseggiava parecchio. Anche dove vivo ora l'acqua non scarseggia, ma è acqua di risorgive, di fiumiciattoli, che bagnano e danno vita a tutto quello che si vede attorno, campi, boschi, fattorie, paesotti immersi nella natura della bassa friulana.
Una bicicletta sotto i piedi mi ha dato modo di vedere tutt'intorno a me in maniera completamente diversa da come la vedevo prima. Tutto molto più lentamente, i rumori si tramutano in suoni, e il rumore della macchina è stato sostituito dal ritmo del mio respiro e il battito del mio cuore, e l'autoradio dal canto degli uccelli e l'acqua del Varmo e dello Stella.
L'idea di una bici da corsa è stata quasi la naturale evoluzione, in qualche modo, di me stesso, da quando ero piccino nel triciclo fin d'ora, perchè la voglia di scoprire il mondo attorno a me è sempre stata fortissima. Solo che sono passato da una Punto come la mia macchina, ad una Ferrari, una bicicletta sorprendentemente leggera (dieci chili più un soffio) e performante, essenziale nelle sue doti quanto perfetta perchè costruita secondo le misure del mio corpo. Una bicicletta alla "Aldus" praticamente, con la quale scoprire ancora, ancora e ancora.