lunedì 23 marzo 2015

Intarsia-poket

 Ci sto prendendo gusto, faccio di necessità virtù, visto che mi mancavano un paio di portachiavi e non avevo niente di mio.... a portata di mano.

martedì 17 marzo 2015

Quando non tutto il male vien per nuocere

Ultima sforacchiata (spero) consecutiva ieri pomeriggio. Nelle ultime settimane due ernie mi hanno dato filo da torcere, è come avere due aghi sempre fissi nella schiena più tutto il contorno che sembra un fuoco dalla infiammazione che questi nervi lesi provocano. Le ultime serie così lunghe di punture penso di averle fatte più o meno 35 anni fa, quando sicuramente il mio culetto era BEN più piccolo e l'incoscenza dell'età e il tempo hanno "ripulito" ansie e dolori. Ricordo di una signora che veniva appositamente per me, il pentolino dove sterilizzava la siringona e poi ZAC! e giù lacrimoni! Oggi è tutto più diverso, si fa con la coscenza diversa, e c'è perfino una speranza di far presto, che questo serva veramente non tanto perchè passi -perchè non passa- ma che allievi un minimo di dolore. Ora è già tutto pronto e sterilizzato, non c'è più l'"aguzzina" che viene da fuori, carica il mitra e spara, dopo 35 anni ho avuto la fortuna di avere una sorella e un cognato che fortunatamente o malauguratamente loro (ma propendo per la prima) hanno fatto la loro esperienza con questo sottotipo di arma bianca.
Ora come allora un colpetto di cotone e disinfettante magari un po' più abbondante visto il legame di parentela che ci lega, un po' di buona mira e con leggerezza ZAC il più è fatto.
13 sforacchiate, non potevano essere una in più né una in meno, questo numero mi accompagna da una vita e ormai dovevo quasi prevederlo. Penso di avere fatto il pieno di molte cose in questo periodo: Primo di cortisone sicuramente, cosa tanto sentita nominare quanto preferisco comunque tenermi uno certo velo di ignoranza e godermelo per gli effetti che da. Secondo, appunto, per gli effetti: non dormo da notti e sono caricatissimo, il lavoro dovrebbe darlo allegato alla busta paga, salto come un grillo nella speranza di durare ALMENO fino a Pasqua quanto tutta questa energia mi servirà di più. Terzo, mangio tutto quello che ho sotto tiro, mangio, mangio, mangio...... e la cosa non mi da noia perchè qualche chiletto in più penso di potermelo permettere.

sabato 14 marzo 2015

gliaffaridialdus ;)

C'è una cosa che in casa si parla spesso, o meglio MI capita di parlare spesso, a mia moglie va giù meno volentieri: l'argomento è il lavoro. Il lavoro.... croce e delizia per il genere umano! Ho la fortuna di essere una persona che accetta il fatto che per vivere... si DEVE lavorare, e la fortuna anche di avere un lavoro che ha innegabilmente più lati positivi che negativi.
Ho la soddisfazione nell'arco degli ultimi 365 (+ o -) giorni di svolgere il mio compito in azienda in maniera diversa che nei tempi passati e sicuramente più proficua, anche se a tratti più difficoltosa.
A luglio dell'anno scorso come dagli inizi di questo marzo, mi è stata affidata una persona da insegnare un po' tutto quello che so, una persona che già sapeva stare dietro un banco gastronomia, ma del tutto il bagaglio tecnico non ne sapeva (e non ne sa) nulla. Ne ho ricavato dei pensieri che non avevo mai fatto prima.
 La ragazza di luglio partiva già con una forte motivazione, del tipo "faccio bene così mi riconfermano", e comunque aveva già un carattere comunque propenso alla "scoperta" in un certo senso di questo mondo. La seconda era del tutto ignara della strada da percorrere, in che reparto sarebbe stata collocata, per quanto tempo, ecc.
Per prima cosa è stato un po' aprire dentro me stesso. Ho dovuto organizzarmi per capire dove e come partire, quali passi fare, i tempi, i ritmi, riuscire a stillare le cose senza trasmettere la mia solita confusione. E soprattutto, cercare di motivare, di far capire la mia passione, il lato positivo del mio lavoro. In questi giorni sto capendo con convinzione sempre più profonda che un reparto per funzionare deve essere organizzato "dal di dentro", che creare curiosità e indipendenza è un valore molto importante. Questi due valori mi portano alla fiducia, al sapere che di loro mi posso piano piano fidare che, davanti ai vari problemi organizzativi di ogni giorno, loro sapranno come cavarsela.
Mi rivedo nel tempo "regalato" in qualche modo oggi pomeriggio insieme alla seconda collega, quella ignara. No, non è regalato, perchè questo tempo se ben speso mi porterà ad un grosso risparmio nel futuro. Mi rivedo, e vedo che ho passato una piccola parte della mia esperienza di caporeparto a questa persona, è questa la soddisfazione di questi ultimi mesi. Sto scoprendo che ciò che in questi anni ho imparato è veramente tantissimo, è un bagaglio enorme che continuo a riempire anche con questa esperienza di "insegnante", mi scopro ancora più creativo e paziente, e che bisogna trovare ogni giorno la chiave per creare quella fiducia e quella complicità che serve per lavorare in un gruppo e in un lavoro complesso e faticoso, a volte caotico. Non penso di essere in grado di dare delle motivazioni, ognuno ha le sue e se non le cerca non è compito mio penso darle, ma creare un ambiente sereno per poter ricavarne il massimo penso faccia parte.
E' bello questo periodo, affaticato dai dolori alla schiena che mi prendono forti da qualche settimana, ma pieno di soddisfazione, perchè motiva anche me e mi fa crescere ed essere una persona migliore.

In più c'è il Coro, i miei mille hobby, c'è la famiglia, c'è il mio Amore che mi sopporta.... ma questi sono altri affari, gliaffaridialdus ;)