Sono due mesi che viaggio a una media di 45-47 ore la settimana, causa malattie, trasferimenti, ferie e chi più ne ha più ne metta. Siamo in un negozio che sta per chiudere, ha le ore contate, tra tre mesi chiuderemo definitivamente le saracinesche di un punto vendita che fino a pochi anni fa "tirava" come un mulo e che poi si è visto circondato da una concorrenza spietatissima e che ora ci costringere ad alzare bandiera bianca.
Siamo in vista di una gitona come non me l'avrei mai sognata, quest'anno con la corale si va in Grecia, ci costa una fucilata (per le nostre misere tasche) ma questi straordinari e l'aver dato via la fresatrice vinta ci stanno aiutando non poco (sono già a metà spesa o poco più).
E' che sono stanchissimo, veramente stanco, due pomeriggi la settimana a casa non bastano sempre per tirare il fiato dopo giornate da dieci ore e mezza di fila. Trovo qualche giro in bicicletta in questi giorni di sole splendidi per "tagliare" con il lavoro, e pure le prove per il concerto di mercoledì prossimo mi fanno oltre che divertire tantissimo, pure trovare qualche piccola soddisfazione. E' come, da quando sono nel coro, che fossi entrato in un nuovo mondo per l'ennesima volta. Con la corale ho trovato un mare di gente simpatica, di tutte le età, ci hanno accolto come non speravo, e la musica ci unisce meravigliosamente nell'arte. Insieme alla corale, c'è la splendida Camino, con i suoi campi dorati di questi giorni, le risorgive, un sole meraviglioso, i boschetti, le strade bianche, il canto degli uccelli... Non ultima ancora la musica, un concerto improvvisato venerdì sera con la splendida Scaini ci ha introdotto nella musica lirica (che a me non è mai piaciuta), ma che nel suo virtuosismo e nell'accompagnamento di Francesco al pianoforte, è stato vivere dentro un sogno.
Allora il lavoro non c'è più, il lavoro per poco tempo sembra una vita a parte, non ci penso più fino al giorno dopo.
Ma alla sera.... il letto...... ronf.
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