23 erano i bigliettini di auguri che avevamo mandato in giro per l'Italia cinque o sei anni fa. Non sono una persona tra le più tradizionaliste, ma a certe cose mi ci sono attaccato da anni. Per me mandare un fogliettino con scritto qualcosa di carino è più che perdere un mezzo nano secondo per un semplice-anonimo sms, con parole suggerite da un T9. Compito, quello dei bigliettini a dire il vero, che ho assegnato in parte a mia moglie, da segretaria perfetta quale si sta rivelando da quando ci siamo sposati. Ovvero a casa nostra va più e meno così: Lei per un po' va in cerca dei bigliettini più economici, tutti molto belli comunque, per carità. Supermercato o Discount non fa differenza, molte volte c'è il bigliettino ma a quel prezzo chiedere pure la busta è troppo, quindi va in cerca pure delle buste adatte. Fatto un primo controllo dei destinatari, opportunamente segnati quali mandare o non mandare, con memoria storica da invidia, si comincia a depennare quali si e quali no, poi si passa al dividere amici/famigliare e al pensiero da scrivere. Per i francobolli ci si perde più tempo di tutto, perchè inesorabilmente dal tabacchino FATALITA' ne hanno sempre uno in meno di quelli che ti servono, quindi ti fanno inesorabilmente passare il giorno dopo che inesorabilmente ci si dimenticherà di andare.
Sta di fatto che questa piccola iter tradizionalistica continua, anche se i bigliettini pianopiano calano. Quest'anno saranno 15-16, perchè abbiamo depennato chi non risponde o chi si è capito che il ditino magico sul telefonino è un'idea fissa che non perderà più e ci si fa una ragione.
Quest'anno super-novità: scritto personalizzato per tutti, solo perchè mi sentivo ispirato.
Nessun commento:
Posta un commento