Natale quando arriva arriva... speriamo che arrivi presto! Siamo ormai nelle giornate da delirio natalizio, è cominciato il conto alla rovescia e al rovesciamento (o svuotamento) del portamonete e del proprio cervello. Il pranzo di Natale, la cena di Natale, la vigilia di Natale, cosa regalo, cosa non regalo, a chi lo regalo, cosa riciclo, cosa mi ricicleranno... Da ieri in bottega da me sono cominciate le spese del pranzo, ovvero è cominciato l'assalto al prosciutto e alla pasta per lasagne, al salmone e al cotechino e ai chili di carne che al mio orecchio giungono dal reparto macelleria. Sarà un tripudio di macinato, di sughi, di intrecci carne-pesce da voltastomaco, voleranno padelle sopra i fornelli alla faccia della crisi, perfino su facebook si scatenano le più diaboliche ricette e le inesorabili diete pesoprima-peseròdopo il pranzo di Natale. Dalla bilancia da cucina a quella del bagno passando per la padella antiaderente in carbonio 14 modello esclusivo venduto in prima tv alla fiera di S. Caterina.
Amo e odio il Natale. Odio perchè mi tocca persarci già da ottobre, quando si affacciano al video del pc le prime prenotazioni, ovvero un mare di codici che ti spiegheranno solo un mese dopo, a danno fatto. Odio per tutta la pubblicità di telefonini, profumi, mandorlato che mi martellano da paura per due mesi, per le decorazioni e gli auguri che le radio ti fanno il giorno dopo che hai rimesso a posto l'ombrellone e il costume da spiaggia. Odio il Natale per il falso buonismo dettato dalla pubblicità e dalla tv, fonte e colonna sonora di gran parte della nostra giornata, benvenga il buonismo e la voglia di stare insieme solo se spontaneo e sincero e soprattutto costante e non come se si fosse nelle montagne russe. Amo il Natale per il freddo che porta e mi fa stare in una casa calda, occhi negli occhi con il mio amore, perchè saranno due giorni interi da dedicare a chi amo, a quello che il presepe mi trasmette, ai mille presepi che anche quest'anno visiteremo, a Corgnolo, a villa Manin, a Poffabbro. Amo il Natale per i mercatini di Natale, pieni di colori, di fantasia, di idee. Mi spiace da morire ai poveri commessi congelati vivi, dove anche in un frigorifero starebbero più al caldo. Poi mi rimpinzerò in due giorni come una botte, amo il cibo e star male dopo mi fa stare di un bene lo stesso che è un piacere. Mi sto facendo un mazzo COSI' in questi giorni, ma è il prezzo da pagare ma va bene così....
Nessun commento:
Posta un commento