Sono stati 4 giorni veramente intensi, uno più bello dell'altro. Erano due anni che non vedevo i miei suoceri, di solito quando si parla di "suoceri", molto spesso si pensa male, perchè iperprotettivi, ansiotici, invadenti.... nulla ti tutto ciò, per quel che Dio mi ha fatto incontrare nel mio matrimonio.
Già, Matrimonio: vivere il Matrimonio per me è anche vivere con quella parte di famiglia "acquisita" così lontana, perchè di Genova. La vivo così com'è, lontana, perchè molti sono i km che ci separano quanti sono i caratteri più o meno complessi che ognuno si trova. Per me tornare qualche giorno a Genova è bere qualche goccia di quest'acqua di cui abbiamo bisogno, per la nostra esperienza, per il nostro vivere.
E' stato bellissimo, in queste sere, stare dopo cena a tavola a raccontarci esperienze e ricordi, come facevano i nostri nonni con i loro figli quando ancora non c'era internet e i telefonini. Tante risate, tantissimi aneddoti, ho passato ore bellissime affascinato ad ascoltare un mondo che ora non c'è più, trasformato totalmente, ogni foto aveva la sua storia, il suo ricordo. Me ne andavo a letto, dopo queste sere, con le immagini che questi racconti mi provocavano, di contadini, di terra, di fame, di piedi scalzi....
Sono tornato giovedì con un progetto, tante idee, uno sguardo verso il futuro. La consapevolezza ogni volta che "torno" dalla mia famiglia acquisita, che sposandomi sono divenuto parte di una famiglia ancor più grande, la mia più quella di mia moglie. Due vite tanto distanti, che per molte cose comunque comuni, tra le tante la più bella: la semplicità. E' un dono che, chissà, un giorno spero di portare ad un nostro figlio, perchè la semplicità è il punto di partenza e il collante di molte cose belle, prima di tutto quasta: la Famiglia.
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