mercoledì 17 aprile 2013

Riunione Capireparto 2013

Si era partiti, circa 5 anni fa, con due riunioni all'anno, circa, uno per i preventivi, il secondo -ben più pesante- con i consuntivi di fine anno. Stare nelle "grandi" significava inoltre anche partecipare a qualche incontro formativo in più, soprattutto in aziende fornitrici e... con banchetto finale quasi garantito ;)
Ma come tutte le cose, anche due riunioni costano troppo, e in una riunione che doveva comunque essere di inizio anno si è arrivati ad Aprile inoltrato. Devo dire questa volta, a onor del vero, con piacevole sorpresa finale.
Ho sempre un certo timore e non ho mai amato questo genere di riunioni. Per prima cosa l'attesa di entrare in sala riunioni. Siamo più o meno 36-37, e giù di baci e abbracci a destra e a manca. Ma se ci vediamo una volta all'anno ed è matematicamente impossibile che lavoriamo anche due giorni assieme, cosa cavolo servano tutte queste moine non l'ho mai capito. Oltretutto abbiamo 36-37 modi di lavorare, di manie, di abitudini e di idee diverse, ma quale affetto??
Si entra in sala, un grande salone che ti fa subito capire che vogliono farti sentire "CAPO": un enorme tavolo ad anello, sedie supersofisticate che se non stai attento ti ammazzi, bottiglietta d'acqua aziendale con due (2!) bicchieri -non di più per non sprecare, penna aziendale da non rubare a fine riunione, maxi schermo alla parete, due computer e microfono, luci soffuse e un caldo già soffocante, preludio quasi di notizie non tanto buone.
Si parla su "slide" di preventivi, consuntivi, di workstep, di msi, di bilanci e cose che sembrano nuove quando il super sotto casa le fa da anni. COMUNQUE vada, è sempre stato un anno pesante, COMUNQUE tu abbia lavorato hai sempre avuto un margine di potenziale miglioramento che potevi ottenere, CHIUNQUE tu abbia in reparto COMUNQUE andava gestito meglio.
Mi sveglia la pausa caffè, dopo due ore in cui nessuno finora ha potuto parlare, e vedo un'altra cosa strana, la macchinetta del caffè: eh no, non è mica come quella che hai tu in bottega, perchè qui hai a disposizione due tipi di caffè, che fanno due tipi di cappuccino, due tipi di caffè d'orzo, due tipi di latte macchiato, due tipi di thè e pure in due tipi di bicchieri di plastica!! Stessa cosa per la macchina delle merendine.
Si riprende, e riprende l'agonia. Il tono è più serio dell'inizio, perchè se prima si è scherzato adesso si fa sul serio (?). Passano le ore, aumenta il caldo, passano manager, contabili, uffici vari, noi guardiamo l'orologio, ci guardiamo l'un l'altro, i pensieri vagano su mille cose diverse, quando questi parlano snocciolando milioni di cose da ricordare e che sai che, tuttosommato....

....domani è un altro giorno!


P.s.: dimenticavo: questa volta abbiamo fatto pure delle degustazioni. Non male, la cilieggina in una giornata in cui hai scoperto di essere andato male ma non come te l'aspettavi e non più del tuo collega a fianco, che domani ti toccherà fare tutto ciò che non hai fatto oggi, che fare quello che avresti dovuto fare oggi sarà come ogni giorno mera utopia e che, comunque, l'appuntamento è per l'anno prossimo.
Meno male!








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